La Storia

La Storia dello Zafferano prosegue anche in italia dove ci sono diverse leggende che coinvolgono lo Zafferano, ad esempio quella della Madonna dello Zafferano che si narra nella piccola cittadina Abbruzzese di Civitarenga dove si erige la Chiesa della Madonna dell’Arco, costruita sulla stalla di una taverna dove aveva dormito un pittore squattrinato al quale apparve nella notte la Madonna, questa gli chiese un ritratto ed il pittore privo di colori utilizzò proprio dello zafferano per dipingere l’effige sul muro della mangiatoia dove avrebbe dormito e dove attualmente si trova l’altare della chiesa. Sempre ad un artista è legata la nascita della ricetta del risotto alla Milanese, quella più conosciuta narra di un giovane vetraio della Fabbrica del Duomo, bravissimo nel creare delle paste di vetro luminose e dorate con l’aggiunta dello zafferano, proprio l’appellativo con il quale decise di chiamarlo Valerio di Fiandra, suo maestro. Al matrimonio della figlia di Valerio, il garzone avrebbe voluto portare un dono al banchetto, ma non potendoselo permettere s’ingegnò con quello che aveva, portando al banchetto due pignatte di riso dorato e profumato, il risotto allo zafferano.

La raccolta e la lavorazione dello Zafferano è molto lunga e deve essere realizzata necessariamente tutta a mano, dal sotterramento dei bulbi, alla raccolta progressiva, alla mondatura dei fiori, lo stimma deve essere tolto delicatamente e posizionato per l’essiccazione dove perderà l’80% del suo volume. Occorrono circa 200.000 fiori e sulle 500 ore di lavoro per produrre un Kg. di zafferano secco e proprio per questo la preziosa spezia acquisisce un alto valore.
Bastano però 4/5 stimmi per preparare un delizioso risotto per 4 persone, leggi le nostre gustose ricette nel blog.

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